Inter, follia Marotta! Al posto di Inzaghi vuole prendere…

Noi lo ripetevamo da giorni. Ma ora è ufficiale. Simone Inzaghi non sarà più l’allenatore dell’Inter. Una separazione che sembrava scritta da settimane, ma che adesso ha finalmente preso forma. Nessuna polemica, nessuna rottura plateale. Solo la consapevolezza – da entrambe le parti – che fosse arrivato il momento di chiudere un ciclo. Una scelta dolorosa, certo. Ma forse inevitabile. Dopo anni di crescita, trofei, finali europee e una solidità che mancava da tempo, la società ha deciso di guardare oltre. E anche il tecnico ha fatto un passo indietro, probabilmente con la consapevolezza che andare avanti non avrebbe avuto molto senso.

Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro
Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro

Chi dopo Inzaghi? Marotta non può sbagliare.

Adesso viene il difficile. Noi lo ripetiamo da giorni perché forse, sotto sotto, la questione è stata un po’ sottovalutata. Perché dire addio a Inzaghi è un conto, scegliere il successore è un altro. Attualmente il nome che circola con più insistenza è quello di Cesc Fabregas, una suggestione che divide. Giovane, ambizioso, elegante nella visione di gioco, ma ancora tutto da testare a certi livelli. Secondo molti – e noi vi assicuraiamo che siamo tra questi – sarebbe forse l’unica scelta sensata tra quelle emerse finora. Ma c’è chi non la pensa così. E in effetti, i nomi alternativi che compaiono tra le righe dei giornali fanno più paura che speranza.

Simone Inzaghi (Fonte ANSA)
Simone Inzaghi (Fonte ANSA)

La lista dei possibili sostituto di Simone

La Gazzetta dello Sport in queste ore ha tirato fuori tre profili che, onestamente, fanno storcere il naso. Almeno per quel che riguarda buona parte di quei tifosi che si stanno esprimendo sui social. Chivu, che conosce bene l’ambiente ma ha esperienza solo con la Primavera. De Zerbi, che ha mercato ovunque e difficilmente si accontenterebbe di un progetto senza garanzie forti. E poi Vieira, che al momento sembra più un salto nel buio che una vera alternativa. E allora viene da chiederselo: siamo sicuri che l’Inter stia andando nella direzione giusta? Scegliere male adesso significherebbe buttare via anni di lavoro, di costruzione, di identità. Serve un allenatore vero. Con idee, carisma e spalle larghe. Non si può ripartire da un’incognita.

L’Inter adesso non deve buttare via tutto

L’impressione – e lo diciamo con la massima onestà – è che la società si stia muovendo senza una rotta chiara. Serve lucidità, serve visione. Ma soprattutto serve coraggio. Perché se davvero si crede in un progetto ambizioso, non si può partire con un nome qualsiasi. La storia recente dell’Inter parla chiaro: serve uno che sappia reggere il peso di quella panchina. Non uno che debba imparare a farlo. Occhi bene aperti, quindi. Perché se si sbaglia adesso, per i prossimi anni, sarà dura.

Gestione cookie