Noa Lang strizza l’occhio al Napoli. Il mercato azzurro prende quota e ad infiammare l’estate dei tifosi partenopei è appunto l’esterno offensivo del PSV che ha aperto al dialogo con il club De Laurentiis, lanciando segnali concreti che fanno sognare i sostenitori. La trattativa è entrata nel vivo, e l’interesse è ormai più che una semplice suggestione: la sensazione è che qualcosa di importante stia davvero bollendo in pentola. Il ds Giovanni Manna, fiutata l’occasione, non si è tirato indietro. La valutazione attuale dell’olandese si aggira attorno ai 25-30 milioni di euro, senza ovviamente comprendere la parte che riguarda l’ingaggio, i bonus e le relative condizioni. Ad ogni modo, seppur una trattiva difficile, l’intenzione del Napoli è quella di chiudere entro fine mese per poi eventualmente concentrarsi su altri colpi in entrata, in altri reparti
Lang è reduce da una stagione ad alti livelli al Psv, dove ha segnato 14 reti e servito 12 assist in 44 partite giocate tra Eredivisie, Champions League, Coppa d’Olanda e Supercoppa d’Olanda. Non ricco di presenze il percorso con la nazionale, vista l’unica presenza nelle Qualificazione ai prossimi Mondiali del 2026, seppur condita già da un gol. Fatto sta che, se il colpo “orange”, dovesse andare in porto Antonio Conte andrebbe ad inserire un ottimo innesto nella batteria degli esterni, per ora composta solo da David Neres e Matteo Politano. Rimanendo in ottica esterni, non è assolutamente da escludere che l’innesto Lang possa evitare l’arrivo di un altro esterno. Con le quattro competizioni da giocare (Serie A, Champions League, Supercoppa e Coppa Italia), l’allenatore leccese dovrà essere bravo a gestire le forze della rosa. Oltre al classe ’99, sono sotto la lente d’osservazione anche i nomi di Jadon Sancho, Dan Ndoye e Federico Chiesa. Ma se per i primi due, per via dei costi molto elevati, la trattativa sembrerebbe complessa per l’ultimo citato la strada si potrebbe aprire più facilmente. Chiesa, fresco vincitore della Premier League seppur con pochissime presenze e prestazioni di poco alto livello, potrebbe essere tentato da un rientro in Italia e perché no, proprio sotto l’ombra del Vesuvio.