In un mercato dove il futuro conta più del presente, il Newcastle ha messo gli occhi su un nome che, nonostante gli ostacoli, continua a brillare tra le promesse del calcio italiano: Giorgio Scalvini. Il giovane difensore dell’Atalanta, classe 2003, è infatti uno degli osservati speciali dal club inglese, deciso a rinforzare la propria retroguardia con un investimento a lungo termine.
Il Newcastle su Scalvini: condizioni atletiche da monitorare

Gli scout dei “Magpies” non si sono persi l’ultima amichevole della “Dea” contro l’Under 23, durante la quale hanno monitorato da vicino le condizioni di Scalvini. Un interesse tutt’altro che improvvisato, anche perché gli inglesi seguono il calciatore da mesi, ben prima che un infortunio alla spalla lo fermasse nel gennaio del 2025. Al momento, però, non è ancora stata formulata alcuna offerta ufficiale. Il club inglese dovrà riflettere sul da fare, anche perché i bergamaschi non hanno alcuna intenzione di privarsi del loro gioiello. Il prezzo del cartellino è elevato, come a voler proteggere un talento che, nonostante una stagione molto sfortunata, continua a essere considerato centrale nel progetto tecnico nerazzurro, sotto la guida di Ivan Juric.
Una stagione da dimenticare

Il 2024/2025 è stato un anno complicato per Scalvini, segnato da due gravi infortuni che ne hanno limitato fortemente l’impiego. Prima la rottura del legamento crociato a giugno, poi l’infortunio alla spalla a gennaio 2025: un doppio colpo che lo ha costretto a restare lontano dal campo praticamente tutta la stagione. Solo sei le presenze collezionate in Serie A, un bottino magro per un giocatore che nelle precedenti stagioni aveva dimostrato grande affidabilità. Ora però, con il recupero fisico ormai completato, Scalvini è pronto a rilanciarsi. Il Newcastle osserva e potrebbe passare presto all’azione. È quasi impossibile però pensare che l’Atalanta, dopo la cessione di Retegui e la possibile destinazione Inter per Lookman, si vada a privare di un giocatore così rappresentativo, anche se di impossibile probabilmente c’è poco o nulla, soprattutto quando si parla di mercato.