Sparatoria a Milano: illeso un 27enne legato agli ultras del Milan. Indagini in corso su di una possibile faida interna alla curva Sud.
La Milano ultras funesta nuovamente la Milano civile: nel primo pomeriggio di ieri, via degli Imbriani, zona nord del capoluogo lombardo, è stata teatro di un agguato armato. Un uomo a bordo di uno scooter Honda si è affiancato a un’Audi Q3 nera bloccata nel traffico e ha aperto il fuoco. Due proiettili hanno colpito il veicolo: uno ha attraversato il parabrezza, l’altro si è conficcato nella portiera del conducente. Il terzo colpo non è partito a causa di un malfunzionamento dell’arma, una pistola scacciacani modificata calibro 9, che ha espulso il proiettile intatto.

Il bersaglio dell’attacco era Luca Guerrini, 27 anni, noto esponente del gruppo ultras “Giambellino” del Milan. Guerrini è riuscito a fuggire illeso, abbandonando l’auto dal lato passeggero e dileguandosi a piedi. All’interno del bagagliaio del SUV, gli investigatori hanno rinvenuto uno zaino contenente un bandierone raffigurante il fondatore del club, Herbert Kilpin, e uno striscione con la scritta “Solo per la maglia”, simboli storici della curva Sud.
Dopo l’operazione “Doppia Curva” del settembre scorso, che ha portato all’arresto di numerosi leader ultras di Milan e Inter per reati legati all’associazione mafiosa e ad attività criminali, Guerrini avrebbe scalato le gerarchie interne, assumendo un ruolo di rilievo nel nuovo direttivo post-Lucca Lucci. Quest’ultimo, ex leader indiscusso della curva rossonera, è stato arrestato il 30 settembre nell’ambito dell’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano.
Chi è Luca Guerrini, bersaglio di un agguato nel nord di Milano?
Guerrini, insieme a un socio, è proprietario di uno dei negozi di Italian Ink, franchising fondato e posseduto all’80% da Luca Lucci (secondo quanto riportato da Il Giorno) e che vede il rapper Emis Killa come comproprietario di una delle filiali (quella di Monza).
Guerrini ha un passato segnato da denunce per furti e aggressioni, tra cui l’assalto ai tifosi della Dinamo Zagabria nel settembre 2022 e l’affissione di uno striscione intimidatorio sotto casa del calciatore interista Federico Dimarco nel maggio 2023.

Durante l’interrogatorio con la Squadra Mobile di Milano, guidata da Alfonso Iadevaia, Guerrini si è mostrato poco collaborativo. Tuttavia, una dashcam installata su un’auto Ncc coinvolta nell’incidente ha registrato l’intera scena, fornendo agli inquirenti immagini cruciali per le indagini. L’inchiesta è affidata al pubblico ministero della DDA, Paolo Storari.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensioni e violenze legate al mondo ultras milanese, già scosso dalle recenti indagini che hanno messo in luce infiltrazioni mafiose e attività criminali all’interno delle tifoserie organizzate nelle tifoserie di entrambe le sponde dei Navigli.